Un'attività sportiva o di tempo libero come il tamburello non poteva non interessare la storia di un paese come Malpaga dalle forti e molto ben radicate radici contadine. Questo perchè lo sport del tamburello è nato come il parente povero del tennis, notoriamente considerato lo sport per ricchi. Il primo veniva praticato da giovani contadini e si giocava sulle grandi aie dove solitamente trovava posto il frumento da seccare, al contrario, il tennis interessava di solito giovani di famiglie benestanti che lo giocavano su campi ben attrezzati.
A Malpaga la storia del tamburello inizia nei primi decenni del secolo scorso. Si giocava nelle grande piazza del borgo, senza nessun limite di spazio e di tempo. La passione e la voglia di giocare era sempre molta, anche se il tempo lasciato libero dalle fatiche contadine era piuttosto ristretto. Durante le partite sul terreno accidentato della piazza non era raro il caso che le pesanti pallini andassero a sbattere sui tetti circostanti l'improvvisato campo da gioco. Erano guai. Quando i guasti venivano riferiti ai notabili del borgo attraverso forme più o meno palesi di spionaggio, il gioco veniva sospeso a tempo indeterminato con il sequestro delle palline ed a volte anche dei tamburelli. I malcapitati giocatori non facevano certo la fine del povero Battistì dell'Albero degli zoccoli, costretto a lasciare il paese per un pezzo di tronco d'albero usato per confezionare gli zoccoli del figlio, ma qualche minaccia del genere era sempre nell'aria, soprattutto quando il reato veniva reiterato troppo spesso. Oggi sarebbe impensabile una cosa del genere, e cioè la proibizione di giocare una partita di tamburello per una tegola rotta, ma allora queste cose succedevano e come.
Ma veniamo alla storia del tamburello di Malpaga. Verso glia anni '50 la passione dei padri passa ai figli. Il Borgo era sì ancora abitato da famiglie contadine, ma i più giovani iniziavano anche i primi esodi in altre forme di lavoro. Il tamburello poco a poco, da semplice attività di tempo libero diventa un vero e proprio sport, con tamburelli e palline dell'ultima generazione, e giocato su campi regolari. A praticarlo sono sempre di più giovani, non più contadini , ma operai.
E' il 1975, nascono le prime squadre e nasce la Unione Sportiva Calcio Tamburello (USCT) che fornisce divise, strumenti di gioco e provvede alle iscrizioni in tornei organizzati dalla Federazione Italiana Palla Tamburello (FIPT). I risultati non tardano ad arrivare nel 1976 la USCT si piazza al terzo posto della serie C , nei primi anni 80 i 5 fratelli Carsana conquistano lo scudetto, grande festa per l'occasione e grande entusiasmo per questo sport. E' in questo periodo che nasce il settore giovanile e la USCT per problematiche normative diventa ASCT Associazione Sportiva Calcio
Tamburello e tenta l'avventura nel semi-professionismo militando in tornei di serie B. I finanziamenti erano garantiti da sponsor e dai ricavi della Sagra “Due Castelli in Festa”, ma i giocatori non erano più quelli del Borgo ma venivano acquistati da altre squadre che nei rispettivi paesi avevano conquistato traguardi più o meno prestigiosi.
Oggi lo sport del tamburello sopravvive per merito della Malpaga Calcio Tamburello ASD, associazione apolitica senza scopo di lucro ed aperta a tutti. La Malpaga Calcio Tamburello prende in consegna quando lasciato dalle generazioni precedente ed oltre allo svolgimento di manifestazioni e iniziative sportive dedicate al tamburello, collabora costantemente con altre associazioni presenti sul territorio a sostegno della comunità di riferimento.